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_ IL VIAGGETTO A REIMS
LETTERA DAL SOVRINTENDENTE
GIOCO E REALTA' TEATRALE
Dopo il successo delle scorse edizioni, torna al Festival Il viaggetto a Reims nella sua versione consolidata. Abbiamo chiamato ‘gioco lirico’ questo singolare laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 10 anni, concepito per iniziare in modo divertente e leggero i giovani futuri spettatori ai misteri e ai sortilegi del palcoscenico. Il gioco con cui i bambini sono chiamati a misurarsi si ispira fantasiosamente al Viaggio a Reims, contemporaneamente in scena al Teatro Rossini, e tocca tutti i punti magici della realtà teatrale. I bambini non si limitano a costruire, giocando, il loro Viaggio parallelo, ma in determinati momenti del programma possono assistere in diretta ad alcune scene selezionate dell’opera vera (prova generale e rappresentazioni) e
persino, brevemente, a prendervi parte. Insomma, un progetto integrato con aspetti infantili che incrociano con naturalezza la realtà teatrale degli adulti.
La realizzazione del progetto è affidata a una sperimentata équipe di educatori – Lucia Moricoli, Marco Manzo, Marco Roveti ed Elisabetta Tamburello – in grado di curare sia la parte ludico-formativa sia quella di specifica pertinenza musicale.
Questa iniziativa dedicata ai bambini completa così nel modo migliore la complessa opera di attenzione verso i giovani che il Festival porta avanti da anni con l’Accademia Rossiniana e Il viaggio a Reims (che ne rappresenta l’approdo conclusivo al cartellone del Festival), i corsi di educazione all’opera nella scuola primaria e secondaria superiore (Crescendo per Rossini), le collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e il Conservatorio Rossini, le politiche di accesso facilitato agli spettacoli per giovani e ragazzi.
È superfluo aggiungere che tutto questo rappresenta un investimento sul pubblico del futuro. Tuttavia qui entra in gioco anche un obiettivo più sottile: la speranza che l’esposizione di questi ragazzi alla ‘infezione’ del teatro musicale produca un benefico contagio. I contagiati saranno più ricchi (e forse più felici) per tutta la vita.
Gianfranco Mariotti
Dopo il successo delle scorse edizioni, torna al Festival Il viaggetto a Reims nella sua versione consolidata. Abbiamo chiamato ‘gioco lirico’ questo singolare laboratorio teatrale per bambini dai 6 ai 10 anni, concepito per iniziare in modo divertente e leggero i giovani futuri spettatori ai misteri e ai sortilegi del palcoscenico. Il gioco con cui i bambini sono chiamati a misurarsi si ispira fantasiosamente al Viaggio a Reims, contemporaneamente in scena al Teatro Rossini, e tocca tutti i punti magici della realtà teatrale. I bambini non si limitano a costruire, giocando, il loro Viaggio parallelo, ma in determinati momenti del programma possono assistere in diretta ad alcune scene selezionate dell’opera vera (prova generale e rappresentazioni) e
persino, brevemente, a prendervi parte. Insomma, un progetto integrato con aspetti infantili che incrociano con naturalezza la realtà teatrale degli adulti.
La realizzazione del progetto è affidata a una sperimentata équipe di educatori – Lucia Moricoli, Marco Manzo, Marco Roveti ed Elisabetta Tamburello – in grado di curare sia la parte ludico-formativa sia quella di specifica pertinenza musicale.
Questa iniziativa dedicata ai bambini completa così nel modo migliore la complessa opera di attenzione verso i giovani che il Festival porta avanti da anni con l’Accademia Rossiniana e Il viaggio a Reims (che ne rappresenta l’approdo conclusivo al cartellone del Festival), i corsi di educazione all’opera nella scuola primaria e secondaria superiore (Crescendo per Rossini), le collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e il Conservatorio Rossini, le politiche di accesso facilitato agli spettacoli per giovani e ragazzi.
È superfluo aggiungere che tutto questo rappresenta un investimento sul pubblico del futuro. Tuttavia qui entra in gioco anche un obiettivo più sottile: la speranza che l’esposizione di questi ragazzi alla ‘infezione’ del teatro musicale produca un benefico contagio. I contagiati saranno più ricchi (e forse più felici) per tutta la vita.
Gianfranco Mariotti